Parigi. Grazie al crowdfunding riescono a comprare uno zoo e liberare gli animali
Rewild ha lanciato la colletta per acquisire lo zoo di Pont-Scorff e in 5 giorni sono stati raccolti 600 mila euro per comprare lo zoo. Lo scopo è liberare gli animali e trasformare la struttura in un centro di riabilitazione veterinaria. La proposta è stata lanciata sul sito web gofundme.com dalla Ong Rewild e oggi sono stati raccolti quasi 800.000 euro grazie alla partecipazione di oltre 22.200 persone. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di acquistare la struttura per poi liberare i suoi 560 animali selvatici e rintrodurli nel loro ambiente originale. Ultimati i lavori, sarà necessario rendere lo zoo un centro per riabilitare gli animali vittime di traffici illegali e maltrattamenti.
L’organizzazione sta lasciando aperta la campagna di raccolta fondi online perché stima circa 100 mila euro al mese di spese per:
- pagare dipendenti
- cibo
- cura degli animali.
Gli Zoo per saperne di più
Entrare in contatto con un animale selvatico non è semplice, il mondo che abbiamo costruito nei millenni li ha allontanati da noi, modificando o distruggendo il loro habitat. Scrive Berger: “Con le loro vite parallele, gli animali offrono all’uomo una compagnia diversa da quella che può essergli offerta da un altro essere umano. Diversa, perché è una compagnia offerta alla solitudine dell’uomo come specie”. Il capriccio di circondarci di nuovo di animali, dopo averli esiliati e sterminati, è ciò che ha portato alla nascita degli zoo.
Il più antico, in Europa e nel mondo, è quello di Vienna, aperto nel 1752. Come tutti gli zoo di un tempo, era una semplice e crudele mostra di animali in gabbia. Oggi, a quasi tre secoli di distanza, hanno ancora senso gli zoo? Lo Zoo di Berlino uno fra i più famosi perché è il più grande del mondo e fa registrare più di 5 milioni di utili netti all’anno ha da poco approvato un piano di sviluppo che si estende per i prossimi 25 anni.
Lo studio col progetto Dan Pearlman, prevede la realizzazione di una nuova architettura sempre più rispettosa degli habitat naturali degli animali ospiti, pertanto, insieme agli architetti collaborano zoologi, biologi, curatori. C’è una frase di Andreas Knieriem, il direttore dello zoo dal 2014, responsabile dell’onda nuova di ammodernamento e costruzioni che investirà Berlino nei prossimi 25 anni che recita: “anni fa gli zoo prendevano dalla natura, oggi restituiscono. Sono una copia di backup del mondo animale”.
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