Passeggiare con un rottweiler in città equivale ad aprire le acque
Il cane è un animale dalle mille sfaccettature. C’è chi lo considera il miglior amico dell’uomo e chi invece, per paura o ignoranza, lo teme. Tra questi ultimi rientrano le persone che definirebbero pericolose tutte le razze di cani. In realtà non esiste una sola definizione di “razze pericolose”, in quanto la pericolosità dipende da diversi fattori: dal carattere del cane, all’educazione che gli viene data fin dalla cucciolata, alle condizioni ambientali in cui vive. La società e i media calcano la mano contro le razze Pitbull, Rottweiler e Dogo Argentino, il discorso è che non bisogna generalizzare ma ricordare che ogni cane ha un carattere individuale.
La sicurezza dei cittadini e dei cani.
I cani pericolosi sono quelli che, a causa della loro indole e della loro statura, possono rappresentare un rischio per la sicurezza dei cittadini e degli altri cani. Molto spesso si associa la razza con la conseguenza di generare terrore alla sola vista, anche se non è giustificato. La psicologia ha studiato l’argomento, analizzando le ragioni che portano le persone a temere questi cani. In genere, la paura deriva da una serie di preconcetti e di stereotipi che vengono costantemente ripetuti dai media.
La psicologia del terrore delle razze dei cani
Secondo la psicologia, l’uomo è portato a temere le razze canine che non conosce bene. Questo perché si tratta di animali che possono essere molto aggressivi e pericolosi, soprattutto se non sono addestrati correttamente. Inoltre, l’uomo ha sempre visto queste razze venire utilizzate come guardia o cani da combattimento.
In effetti razze come pastore tedesco, pastore belga, dobermann, rottweiler sono si da difesa ma in grado di discernere la differenza tra minaccia e atteggiamento neutro. L’addestramento alla guardia riguarda proprio insegnare al cane anzitutto questa differenza e comportarsi di conseguenza.
Quando però, noi esseri umani non conosciamo a cosa si va incontro, nel dubbio abbiamo paura. Realmente non è del tutto negativo, ci ha permesso come specie a sopravvivere. Tra gli aneddoti Zen c’è quello della corda che messa a terra in campagna di notte la confondiamo con un serpente. La nostra mente genera una risposta di terrore che è inventato e dipende solo da noi.
La responsabilità di ogni proprietario di cani è sicuramente quello di mettere a proprio agio i passanti, imparando a gestire bene il proprio animale.
Quindi chi è pericoloso?
Sicuramente ci sono cani pericolosi, ma non dipende dalla razza ma dalla genetica, dai traumi, dall’esperienza e cattiva gestione. Un insieme di fattori che in generale un proprietario conosce con l’esperienza. Qualche consiglio è sicuramente quello di osservare il cane quando lo incrociamo, se il corpo è rilassato, lo sguardo vago ed è interessato ad odorare, sicuramente sta pensando a tutto meno che a noi. Quando già il cane tende a fermarsi, a irrigidire il corpo verso di noi, a guardarci fisso negli occhi, magari iniziamo a preoccuparci. A quel punto osserviamo il proprietario, se è pronto a gestire il cane, ha il guinzaglio saldo tra le mani e le distanze sono abbastanza da evitare che il cane ci arrivi addosso, allora continuiamo per la nostra strada. Quando il cane mostra atteggiamenti ostili e il proprietario è abbastanza impacciato, allora si che possiamo preoccuparci.
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